L’io che guarda
€ 10,00
Queste riflessioni sul linguaggio e sul viaggio, sul viaggio nel linguaggio, sul linguaggio del viaggio nel tempo e nello spazio, sono nate nel corso degli anni grazie all’esperienza di vita e di lavoro dell’autrice, che si è dedicata a lungo alla rivista «Lettera Internazionale», nata nel 1984, grazie al fondatore praghese Antonin Liehm e a quello italiano Federico Coen. La percezione “creativa” di un luogo si ha attraverso il movimento, il viaggio, il passaggio e attraverso la lingua che si parla. È il linguaggio che ci permette di attivare le nostre esperienze, suggerendoci la necessità di avere sempre un buon punto di osservazione. Il volume è composto da un’alternanza tra considerazioni sulla lingua che parliamo, e con cui costruiamo il mondo che ci circonda, e brevi reportage di viaggio.
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