Suite italiana 2

(2 recensioni dei clienti)

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Tre storie con al centro altrettanti giovani protagonisti. La prima ci porta nella Milano degli anni Novanta con la disavventura di un informatico che, dopo aver trascorso un anno negli Stati Uniti, trova il suo appartamento privo di tutto il mobilio. Cโ€™รจ poi Coletta che, in perenne fuga dal passato, decide di fuggire da un presente altrettanto caotico. Infine il percorso di formazione di un adolescente orfano di madre che, costretto a frequentare il rigido collegio salesiano, decide infine di intraprendere un suo progetto di emancipazione, trovando nella Germania dei nostri giorni il luogo piรน adatto alla sua realizzazione.

2 reviews for Suite italiana 2

  1. Carlo Maria Vadim

    Ottima questa raccolta. Le tre storie sono ricche di fatti e pensieri, riflessioni e intrecci. Bella la sensazione del protagonista del primo racconto riguardo al suo concepimento in una casa vuota. I personaggi mai banali, le storie originali e intense fanno di questo piccolo libro un gioiello letterario.

  2. Luisa Debenedetti

    “Suite italiana 2” รจ un’agile raccolta di tre racconti i cui protagonisti sono giovani alla ricerca di una propria affermazione che puรฒ essere di vita personale, affettiva oppure sociale.
    I racconti sono, pur nella loro brevitร , densi di significati, sempre incisivi, quasi fulminei, aprono squarci sulla realtร ; si tratta di violenza familiare sulle donne, della necessitร  dei giovani di spostarsi all’estero per lavoro, dell’egoismo che, se dominante, รจ spietato.
    L’autore ci conduce nel mondo dei protagonisti, Alfredo, Coletta e Bruno, che vedono le loro vite girare apparentemente intorno a uno stesso punto (un “errore” umano) ma, in realtร , il cerchio non si chiude perchรฉ trovano quell’evoluzione, quella capacitร  di andare avanti che trasforma il sopravvivere, in particolare di Coletta e Bruno, in vivere e la confusa solitudine affettiva di Alfredo in amore.
    Il fil rouge che, a mio avviso, lega strettamente questi racconti รจ la figura materna, che manca fisicamente, la cui presenza รจ metaforicamente costante. Alfredo ritrova in una casa svuotata la pace del ventre materno, Coletta vive la presenza della madre in un foulard, Bruno vive la madre attraverso la sofferenza dell’essere ignorato dal padre e da quello che resta della famiglia.
    L’Autore coglie, e ci fa cogliere, le anime dei protagonisti alle prese con una decisione, un cruccio, una scelta.
    La brevitร  dei racconti non significa che siano scialbi o manchino di profonditร , tutt’altro: Farris riesce a costruire abilmente, attraverso dialoghi e pensieri, tutta la scena senza introdurla dall’inizio, componendola sul tessuto propriamente narrativo mentre la storia vede il suo svolgimento. La scrittura รจ felice, il linguaggio รจ semplice, lineare, spoglio di orpelli o vezzi, in genere il fraseggio รจ breve e serrato (retaggio della formazione scientifica dell’Autore); forse รจ questo che rende l’opera forte e capace di portare il lettore nella sfera dell’esperienza, lo rende partecipe, al punto che, dopo aver letto l’ultima pagina, colloca questo libro direttamente nel vissuto, come un’esperienza, magari anche dura ma necessaria.
    Consiglio una lettura attenta, cosรฌ da cogliere la capacitร  narrativa e l’abilitร  dell’autore nel farci percepire anche i minimi cambiamenti di atmosfera con il mutare delle situazioni emozionali dei personaggi.

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