Una festa di compleanno, un accendino rubato e uno sganassone in piena faccia. Inizia così l’amicizia tra Filippo e Sergio, o meglio Zippo e Zagana, diciottenni talmente diversi tra loro da formare un duo inseparabile. Studente modello, timido e schivo il primo, impiccione e testa calda, espulso dai principali istituti privati il secondo. In poco tempo, i due riescono a raggiungere la vetta della popolarità tra gli adolescenti figli di papà della Roma bene, mettendo su un giro d’affari variegato che va dallo spaccio di droga e dvd pornografici alle partite di poker truccate e alle scommesse clandestine, fino allo sfruttamento della prostituzione. È un mondo fatto di feste private, ville e fuoriserie, ma anche di pugili di strada, metallari flaccidi e meccanici sadici. Ma nella vita di Filippo non c’è solo questo: ci sono Fellini e Peter Pan, i Led Zeppelin e Marcello Mastroianni, Neruda e Paul Auster; c’è la figura di un nonno ingombrante. Ma soprattutto c’è Greta, che in pubblico mostra il suo lato aggressivo mentre l’altro, quello vulnerabile e indifeso, non lo svela a nessuno. Per lei Filippo dovrà decidersi a cambiare vita, ma prima resta una cosa da fare, una mossa azzardata e rischiosa il cui prezzo da pagare si rivelerà fin troppo alto.
Starry night è un romanzo che nasce da un’assenza, proprio come il dipinto di Van Gogh che Filippo e Greta ammirano ad Amsterdam, in cui il soggetto è il vuoto ed è la luce a descrivere il buio. Proprio come la vita, che in fondo non è altro che una storia costruita intorno al vuoto e ciò che conta davvero è come la si racconta.
Federico Leoni ha 34 anni e vive a Roma. Giornalista professionista dal 2001, ha lavorato prima a Radio Dimensione Suono e poi a Sky Tg24, dove ricopre il ruolo di vice caporedattore. Nel 2008 ha pubblicato con UTET John McCain. Tutte le guerre di Maverick, un saggio dedicato alle elezioni presidenziali americane. Cura il sito www.hamiltonblog.it.
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