La nuova raccolta poetica di Giuseppe Boy.

«Questo non è un film. Non so cosa sia, ma non è un film. E conseguentemente quello che state per leggere non è una sceneggiatura. Ma ammettiamo, per un attimo, che questo sia la sceneggiatura di un film. In tal caso, l’immagine di apertura, su cui scorrerebbero i titoli di testa, sarebbe: l’intenso blu del cielo, su cui passa un aereo che sta arrivando, (o partendo), visto da una finestra all’ultimo piano di un palazzo in pieno centro città. Panoramica sui palazzi di Castello, le chiese di Stampace, le case e i palazzi del centro. E da qui capiamo che siamo a Cagliari. Interno della casa. Soggettiva stretta, attraverso stanze e corridoi. Si ferma in una stanza, dove una mano afferra una chitarra, un corpo se la sistema sulle gambe e qualcuno, seduto ai bordi del letto, inizia a suonare…».

Giuseppe Boy

Giuseppe Boy (Cagliari, 1959), attore, ha realizzato, negli ultimi venticinque anni, lavori teatrali basati sulla poesia e sulla vita dei poeti, spettacoli di letture e performance. Ha realizzato video poesie e recital-concerti con musicisti, con cui ha fondato il gruppo I Begli Elementi, attualmente in piena attività. Ha pubblicato tre raccolte di poesie: Autoritratto di un uomo palloso (2010), Ho ancora tutta la vita da rimettere a posto (2012) e Sisifo Invecchiato (2015).